domenica 8 febbraio 2015

Il gesto dell'ombrello nella parrocchia del Presidente


Dopo la candelora dell’inverno semo fora. Ma è passata una settimana e non semo fora, piove come Dio la manda all’uscita dalla chiesa San Michele di Palermo, sotto la stella della fede che da due domeniche unisce tutti gli italiani: è la parrocchia del Presidente della repubblica.
Giulia ha 4 anni e non conosce il presidente come i suoi concittadini in questa settimana d’inizio settennato hanno dimostrato. Chi è parente, cugino, amico, collega o solo siciliano. Tutti l’hanno incontrato o salutato, con o senza eucarestia, in questa piazza che tutti dicono mia.
Giulia accompagna la mamma che accompagna il fratellino che a 8 anni non ancora compiuti gli tocca il catechismo per 2 anni una volta a settimana e alla domenica messa solenne. Caso vuole nel campanile che da una settimana rintocca per la nazione.
Dal sagrato sconfinato la bambina vorrebbe aprire il suo ombrello ultimo modello Hello Kitty di cui la Repubblica neonatale trabocca. Non abbiamo spezzato le reni alla Grecia e una faccia una razza ma qualche lusso ce lo possiamo ancora permettere. 
Ma Hello Kitty non si apre. Non si trova. E dopo un poco di annaspare senza ragionare, fra una pozzanghera e una burrascata la doccia gelata: Hello Kitty è stata trafugata.
Possibile dice la madre che comincia a sragionare? Qui? Nella parrocchia del presidente che porta la Sicilia e l’Italia tutta unita dalle Alpi alla Magna Grecia?
Bisogna farsene una ragione e spedire il bandito in prigione sibila il fratellino, quello del catechismo per cominciare a capire da che parte soffrire. Sarà stato ladro senza ombrello mamma mia che era bello; l’avrà preso per non bagnarsi senza un poco vergognarsi. Non conosce il catechista quant’è lunga la lista dal vaticano al concilio con in mezzo qualche rogo per reprimere lo sfogo. 
Ruzzola sulle scale la bambina mia e s’inzacchera tutta dopo l’omelia. Ma nella chiesa del presidente di quest’Italia mia non cambia posto la furfanteria.
Ma in chiesa non ci sono ladri (!) saetta a voce bassa Giulia che – per fortuna – non conosce l’ingiuria.
Di gesto dell’ombrello è ancora presto per parlare.