Ballardini, Oscar Wilde & Dell'Utri – prima di Natale 2015
Nessuno
chiede a Ballardini se mangerà o no il panettone ma lo riveriscono e lo
coccolano un po’, mentre lui sta seduto con tre amici a un tavolo e dispensa
pillole di saggezza, citando Oscar Wilde: “Amo
molto parlare di niente. E’ l’unico argomento di cui so tutto”. Poi il
Mister chiosa: “Mi sembra un’ottima metafora calcistica, no?”.
Nel
piccolo pub di Mondello Paese – la borgata marinara del capoluogo siciliano –
l’atmosfera è rilassata e all’ora dell’aperitivo i soliti avventori bevono e
chiacchierano. Quando arriva l’allenatore del Palermo sale l’attenzione ma
resta l’educazione. C’è chi gli chiede la formazione e c’è chi gli vuol
spiegare il funzionamento del “fungo”, la stufa per esterni in voga su terrazze
e verande. E mentre Pino il fabbro, che forse ha bevuto un bicchierino di
troppo, non sta nella pelle e per darsi un tono attacca a sciorinare un
improbabile dialetto “continentale”, un tale porta il suo bambino/calciatore
per una foto col Mister che accetta di buon grado. Ballardini chiede dove
giochi il ragazzino e il padre svelto: “Nella Bacigalupo, la conosce?”. Certo,
risponde il Mister, mi pare… la squadra, la società di Dell’Utri, no?”. E tutti
a ricordare l’ex senatore e i primi passi della “sua” società panormita. Una
mezz’oretta, altre foto e Davide Ballardini va via che nemmeno sono le 9. E c’è
chi si chiede se pensasse a Zamparini citando il controverso scrittore
irlandese. Che magari all’irrequieto presidente del Palermo avrebbe detto: “La
Bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si
disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una sull'altra, ma ciò
che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta
l'eternità”.
P.s.
Zamparini nemmeno un mese dopo lo licenzierà. (Ballardini non Wilde)
(alessio
gervasi)
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page